centrale a osmosi

 

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La prima centrale a osmosi

Produce energia pulita sfruttando acqua dolce e acqua salata. In cinque anni diventerà una tecnologia competitiva con le altre fonti rinnovabili.

[ZEUS News - www.zeusnews.com - 30-11-2009]

Centrale a osmosi Oslo Norvegia Statkraft

Al momento è il primo prototipo al mondo e produce una quantità di energia davvero irrisoria - 4 kW - ma la società che l'ha realizzata conta di migliorarne entro pochi anni l'efficienza e trasformarla in un'alternativa interessante anche dal punto di vista commerciale entro il 2015.

La prima centrale elettrica a osmosi è entrata in funzione su un fiordo a circa 60 chilometri a sud di Oslo, è stata creata dalla Statkraft e finanziata dallo stato norvegese.

Per funzionare usa acqua dolce e acqua salata, immerse in due serbatoi separati da una membrana semipermeabile: l'acqua dolce la attraversa, aumentando la pressione dal lato dell'acqua salata e permettendo così di far girare una turbina e produrre elettricità.

L'efficienza del prototipo è piuttosto bassa - circa 1 W per metro quadro - ma il prossimo obiettivo prevede di arrivare a 5 W per metro quadro, riducendo i costi e rendendoli paragonabili a quelli delle altre fonti rinnovabili.

Le centrali a osmosi possono essere costruite dovunque un fiume si getti nel mare; il potenziale energetico europeo di questa tecnologia è stimato intorno ai 180 TW, mentre la produzione globale - secondo le stime di Statkraft - potrebbe arrivare ai 1.600 - 1.700 TW (circa la metà della richiesta energetica europea).

 

 

purtù del diaol

scuola 2009

 

scuola elementare

passeggiata nel parco

 

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A SCUOLA DI AMBIENTE

Come ogni anno la visita al Parco Oglio Nord, effettuata con le scuole elementari, ci riserva sempre tante sorprese…..Questa volta i fortunati scopritori della flora del nostro territorio sono stati gli alunni delle classi terze.

Lo scopo dell’escursione, svoltasi il 13 maggio 2009, è stato, ovviamente la conoscenza del Parco Oglio Nord, specialmente della flora, sia spontanea sia di recente diffusione, ma anche, e soprattutto, l’utilità del fiume.

Si parte a piedi dalla scuola per raggiungere la “Spiaggia dei poveri”, una volta arrivati a destinazione suddividiamo i ragazzi per gruppi…….

Un gruppo di ragazzi si interessa dell’utilità del fiume e dell’importanza dell’irrigazione attraverso le rogge per permettere l’utilizzo del territorio, le cui caratteristiche naturali (elevata permeabilità del suolo e clima con scarse piovosità estive) non avrebbero da sole consentito la coltivazione dei campi. Per questo motivo, infatti, lo scavo delle rogge, canali di derivazione diretta dal fiume, è avvenuto principalmente tra il 1300 ed il 1500, voluto da singoli agricoltori con propri mezzi, i quali avevano il diritto di estrarre acqua dall’Oglio e dal lago di Iseo. Grazie ad esse, gli intraprendenti agricoltori proseguirono l’opera di bonifica, iniziata dagli ordini monastici, trasformando l’alta pianura, particolarmente asciutta, in un terreno fertile e produttivo.

Insieme ai nostri piccoli amici abbiamo anche parlato delle centrali idroelettriche, infatti , ne abbiamo visto una sulla sponda opposta alla spiaggia dei poveri, esse hanno come principio di funzionamento l’utilizzo dell’acqua, o meglio, della sua energia cinetica, al fine di produrre energia elettrica.

Per non dimenticare la pesca sportiva, sport molto diffuso che può essere praticato sia in acqua dolce sia in mare.

Un altro gruppo si è occupato della flora spontanea, tra cui possiamo ritrovare olmi, querce, ontani, noccioli e molti arbusti, di quella di introduzione di parecchi secoli fa, come ad esempio la robinia, il platano ed il gelso e di quella di recente introduzione, fra le quali troviamo la cosiddetta amorpha fruticosa, altrimenti detta “Falso Indaco”. Questa pianta appartiene alla famiglia delle fabaceae, con foglie simili a quelle della robinia, con la quale è spesso confusa, e fiori abbondanti di colore violetto ricchi di polline. E’ una pianta di origine nordamericana, la quale vegeta bene in luoghi soleggiati ma sopporta bene anche il freddo.

Il terzo gruppo si reca al “Portù del Diaol”, dove si fa una sosta per parlare di vecchie leggende locali.

Ovviamente non mancano momenti di riposo, con un sano spuntino ai tavoli della spiaggia…….e come al solito la ricerca dei portafortuna naturali, i quadrifogli, che qui si trovano a decine ed ognuno ne raccoglie a volontà,.

Abbiamo avuto modo di notare, con piacere, come i ragazzi siano stati ben preparati dagli nsegnanti.

La mattinata, come sempre quando ci si diverte, è trascorsa molto velocemente e purtroppo abbiamo dovuto riaccompagnare ragazzi e maestre a scuola.

Speriamo che questa esperienza con le scuole continui, è sempre bello passare una giornata con ragazzi così pieni di entusiasmo e di voglia di scoprire cose nuove.

 
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